La formazione permanente: il punto di vista del sindacato

Landini: “Basta dividere la vita in fasi: formazione permanente deve essere un diritto”

L’idea di Landini è di utilizzare i periodi di cassa integrazione per la formazione e la riqualificazione dei lavoratori rimodulando gli orari di lavoro in applicazione anche di una norma prevista dal decreto Rilancio. […]

Il punto è che questo è il momento di fare delle scelte coraggiose. Un sistema di ammortizzatori sociali universale insieme al diritto alla formazione permanente è un passo necessario per aumentare le competenze delle persone e così la produttività e l’efficienza delle imprese, una volta usciti da questa crisi. Dobbiamo aumentare le nostre conoscenze digitali, accrescere la sicurezza nei luoghi di lavoro, valorizzare la capacità delle persone a lavorare in gruppo partecipando anche alle fasi in cui si assumono le decisioni strategiche delle aziende. È un passaggio epocale che dobbiamo provare a sfruttare. […]

Il diritto alla formazione, e alla conoscenza, comincia sui banchi di scuola e non dovrebbe interrompersi più. La fragilità del nostro sistema produttivo deriva anche dalla scarsa attenzione, pure in termini di investimenti, su formazione, ricerca ed innovazione.

Fonte la Repubblica.it – Intervista al segretario generale della Cgil di Roberto Mania del 24/05/2020