BONUS BABY SITTER. RIEPILOGO E AGGIORNAMENTO AL 31 MARZO 2020

Qual è l’importo del Bonus?
Il bonus è di 600 euro e può essere chiesto in alternativa al congedo parentale dai genitori lavoratori di figli fino a 12 anni di età. L’importo sale a 1.000 euro per il personale sanitario, per le forze dell’ordine e per il personale impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il bonus è dunque potenziato per medici, infermieri, tecnici di laboratorio biomedico, tecnici di radiologia medica, operatori sociosanitari. In totale il Governo ha stanziato per le due misure (bonus baby sitter e congedo parentale) 1,2 miliardi di euro.

Quali lavoratori possono fare la richiesta? I lavoratori ammessi al bonus  sono quelli del settore privato e alcuni comparti della Pubblica amministrazione , gli iscritti alla gestione separata di cui all’articolo 2,comma 26,della legge 8 agosto 1995,n.335, autonomi iscritti all’INPS.
Il bonus è riconosciuto anche ai lavoratori autonomi non iscritti all’Inps ,ad esempio agli iscritti alle casse dei professionisti.
In caso di genitori separati, il contributo spetta a quello con il quale il figlio convive: sarà in questo caso presentare un’autocertificazione.
Nella circolare viene inoltre  precisato che la misura del bonus è unica per famiglia: se ci sono due figli fino a 12 anni di età si possono presentare due domande da 300 euro l’una (o da 500 euro l’una nel caso dei lavoratori che possono arrivare fino a 1.000 euro).

A quale data si calcola il limite di 12 anni?
Il limite dei 12 anni d’età si calcola al 5 marzo 2020, il giorno in cui sono state chiuse le scuole. Quindi il bonus può essere riconosciuto se al 5 marzo il bambino non aveva ancora compiuto i 12 anni. non applicato in presenza di handicap grave)

Quando si potranno inviare le domande ? Dal 1 aprile :
in vista del flusso ingente di accesso ai sistemi online dell’Inps, anche da parte di utenti che finora non lo hanno fatto e quindi non sono in possesso dei codici necessari, l’istituto di previdenza ha annunciato con il messaggio 1381/2020 la possibilità di utilizzare un Pin (personal identification number) dimezzato per alcune procedure e la prossima implementazione di una modalità semplificata per ottenere il Pin completo che consente di effettuare tutte le operazioni.)

In via generale ai servizi online dell’Inps si accede in maniera completa con il Pin dispositivo rilasciato dall’istituto stesso, oppure con un’identità digitale Spid di livello 2 o superiore, con la Carta di identità elettronica 3.0, con la Carta nazionale dei servizi.

In via ordinaria per ottenere il Pin si deve fare richiesta tramite sito internet o call center dell’Inps. La prima metà, costituita da otto lettere o cifre, viene inviata tramite email o sms, la seconda metà tramite posta tradizionale. Quello così ottenuto è un Pin completo ma solo “informativo”, che cioè non consente di effettuare tutte le operazioni ma solo navigare nel sito. Per trasformarlo in dispositivo ci si deve recare in una sede Inps (ora chiuse per l’emergenza) o accedere al sito, stampare e firmare un modulo, scansionarlo insieme a un documento di identità e caricarli online nel sito stesso oppure inviarli via fax. Successivamente l’Istituto trasforma il Pin da informativo a dispositivo.

Una procedura che garantisce maggiore sicurezza di identificazione del richiedente, ma che è complessa e prende alcuni giorni di tempo. Per questo motivo è stata messa a punto una modalità semplificata la quale comporta l’utilizzo delle sole prime otto cifre delle sedici che compongono il Pin, ricevute via sms o email. Questa prima parte del Pin verrà inviata entro dodici ore dalla richiesta. Qualora non venga ricevuta entro tale termine, il cittadino deve chiamare il call center.

Questa soluzione è ammessa per richiedere solamente alcune delle prestazioni introdotte dal decreto. Per il bonus Baby Sitting , il Pin “dimezzato” vale solo per la presentazione della domanda. Quello completo è comunque necessario per l’utilizzo dell’importo che verrà assegnato, dato che il bonus viene accreditato e va speso tramite il libretto famiglia che richiede il Pin intero.

Comunque nei prossimi giorni verrà resa operativa una procedura semplificata anche per ottenere il Pin dispositivo (cioè quello intero che consente di effettuare tutte le operazioni) senza che la seconda parte venga spedita al domicilio del richiedente.

Fonte : “ Sole 24 ore”.