Precisazioni sulla cassa integrazione in deroga

Per le aziende che rientrano nella cassa in deroga, come specificato nella circolare Inps 47/2020 del 28 marzo scorso, i lavoratori intermittenti rientrano tra i beneficiari di questo ammortizzatore. Ogni regione ha stabilito regole precise per il calcolo della cassa in deroga. In Umbria è previsto che per gli intermittenti sono concesse giornate di cassa “nei limiti delle giornate di lavoro effettuate in base alla media dei 12 mesi precedenti il precedenti il periodo richiesto”.

Le aziende che accedono al fondo integrativo salariale (FIS) possono far beneficiare dell’ammortizzatore sociale i dipendenti in contratto a chiamata. La Fondazione studi dei Consulenti del lavoro ricorda che i lavoratori intermittenti rientrano nel computo dell’organico medio necessario per poter accedere al fondo di integrazione salariale e non risultano esclusi dall’elenco dei beneficiari (paragrafo 3 della circolare Inps 176/2016). Il calcolo delle giornate, se altro non arriverà di chiarimento, va fatto con lo stesso criterio per chi può accedere alla cassa in deroga.

Identiche considerazioni credo si possano fare anche per quei lavoratori a chiamata che sono dipendenti che hanno come ammortizzatore la cassa integrazione ordinaria (es. industria).