Decreto Rilancio – qualche anticipazione

Fase 2, Gualtieri: “Decreto corposo che fa cose importanti”

Alcune anticipazioni sul “decreto rilancio” arrivano dal ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ospite di Fabio Fazio su Rai2.

Nel dl Rilancio “ci saranno 2,5 miliardi per cofinanziare tutte le spese che le imprese, soprattutto della ricezione e ristorazione dovranno affrontare per adattarsi a queste nuove esigenze di prudenza del contenimento del virus” ha detto il ministro Gualtieri a ‘Che tempo che fa’, parlando di un intervento”molto significativo per la ripartenza”. Gualtieri ha anche confermato la volontà di aiutare i ristoratori a mettere i tavolini all’aperto “esentandoli dalla tosap e mettendo procedure più semplici”.

“Per dare un maggiore aiuto alle imprese abbiamo deciso di abbonare il saldo e l’acconto dell’Irap” annuncia il ministro.

Per le imprese “ci saranno dei ristori a fondo perduto per tutte le imprese fino a 5 milioni di fatturato: si arriverà fino a 62mila euro possibili”, che verranno dati alle imprese “con bonifico” da parte dell’Agenzia delle entrate. 

“Sulla liquidità – ha detto il ministro – stiamo migliorando, i numeri sono incoraggianti, ma vogliamo fare più e chiediamo un impegno maggiore al sistema bancario”.

Sulla cig “abbiamo fatto un intervento massiccio, abbiamo stanziato a marzo risorse per coprire tutta la cig per tutti lavoratori. Molti la stanno prendendo ma alcuni milioni no e questo riguarda la cig in deroga” che è una procedura regionale che prevede “una serie di passaggi e che si è rivelata troppo lunga. Non va bene, e abbiamo chiesto all’Inps di preparare delle norme che saranno nel decreto per accelerare queste procedure”, ha aggiunto Roberto Gualtieri a ‘Che tempo che fa’.

Il dibattito sulla ‘sovietizzazione’delle imprese era “slegato dalla realtà. E’ stato molto confuso:non vogliamo entrare nella governance pmi. Lo Stato concorre ad assorbire le perdite e a sostenere il rilancio” delle imprese. Così il ministro dell’Economia, che sottolinea: “lo Stato non rinuncia all’idea di dare un indirizzo su dove vuole andare il Paese, più digitale e sostenibile, con grande attenzione e misura”.

Il Mes “prevede delle condizionalità, è scritto nel trattato. Ma l’accordo che abbiamo negoziato ha deciso che le condizioni sono quelle che si usano questi soldi per la spesa sanitaria di prevenzione diretta e indiretta” ha chiarito Gualtieri intervenendo sulla polemica politica riguardante il Fondo Salva Stati. “Quindi – ha proseguito – il concetto di condizionalità non si applica più come era in passato all’ipotesi di manovre correttive, ma la condizione è che i soldi si usano per questo scopo, ovvero finanziare le spese sanitarie dirette e indirette di prevenzione del virus. Il controllo è limitato al fatto che i soldi si spendono per questo scopo”.

Fonte rainews.it