Novità mascherine e green pass

Gentili clienti e colleghi,

quali sono le novità normative per mascherine e green pass che l’ordinanza del ministro Speranza ha messo in campo dal 1 Maggio 2022?

Per capire bene pensiamo sia necessario indossare tre giacche diverse: quella di comune cittadino che si reca nei luoghi pubblici e privati, quella di datore di lavoro che deve gestire in sicurezza la propria attività e quella di datore di lavoro pubblico.

Cittadino

Nel primo caso, come cittadino non ho obbligo di green pass ma una robusta raccomandazione per l’utilizzo della mascherina di protezione se:

vado al bar (anche al chiuso), al ristorante (anche al chiuso), dall’estetista, dal parrucchiere, in discoteca, ecc..

Sempre come cittadino decido di andare al cinema, a teatro o ad un evento  sportivo che si svolge al chiuso, prendo un treno, un autobus, vado a trovare mia nonna in una struttura residenziale, in ospedale faccio visita ad un parente: ecco qui devo mettere la mascherina, FFP2.

Permane fino al 15 giugno invece l’obbligo di vaccinazione per gli over 50.

La mascherina quindi deve essere sempre pronta, vedi anche possibili assembramenti.

Datore di lavoro privato

Recentemente i ministeri della Salute, del Lavoro e delle Attività produttive hanno rinnovato con le parti sociali i protocolli di sicurezza nei luoghi di lavoro; protocolli che prevedono l’uso della mascherina e tale disposizione  permarrà sino all’aggiornamento degli stessi, quindi il datore di lavoro nonostante la fine dell’imposizione, potrà liberamente mantenere l’obbligo della mascherina nell’esercizio del suo potere amministrativo al fine di garantire salubrità e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Come datore di lavoro, in vista della protezione dei miei lavoratori, sarebbe pertanto in mio potere richiedere cortesemente alla gentile clientela l’utilizzo della mascherina all’interno del mio esercizio.

Entro al lavoro senza green pass anche se over 50.

Datore di lavoro pubblico

Mascherine raccomandate:

  • per il personale che si trovi a contatto con il pubblico e che sia sprovvisto di altre idonee barriere protettive;
  • per il personale che svolga la prestazione in stanze in comune con uno o più lavoratori, anche se si è solo in 2, salvo che ci siano spazi tali da escludere affollamenti;
  • in caso di riunioni in presenza;
  • durante le file per l’accesso alla mensa o altri luoghi comuni (per esempio bar interni, code per l’ingresso in ufficio);
  • per coloro che condividano la stanza con personale “fragile”;
  • in caso di una qualsiasi sintomatologia che riguardi le vie respiratorie;
  • negli ascensori;
  • in ogni caso in cui, anche occasionalmente, si verifichi la compresenza di più soggetti nel medesimo ambiente.

Non necessarie:

  • in caso di attività svolta all’aperto;
  • in caso di disponibilità di stanza singola per il dipendente;
  • in ambienti ampi, anche comuni, in cui non ci sia affollamento o si mantenga una distanza interpersonale congrua.